Fotografie di Claudio Rossi

La gioia della luce

Le Libellule

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LE LIBELLULE
COM’E’ FATTA La libellula è un insetto della famiglia degli Odonati, con quattro ali membranose, di solito trasparenti, con piccole macchie e venature, un apparato boccale in grado di masticare, grandi occhi ai lati del capo e corte antenne. Il corpo, che può essere lungo fino a 15 centimetri, ha spesso colorazioni brillanti a volte differenti tra maschio e femmina della stessa specie. Esistono due gruppi principali in questa famiglia di insetti: gli Anisotteri, o vere libellule, e gli Zigotteri o “damigelle”. E’ più facile distinguerle quando si posano: le vere libellule tengono le ali aperte e orizzontali, mentre le damigelle le tengono verticali e chiuse sopra il corpo. In volo, le “damigelle” sono molto più aggraziate e volano più lentamente.
DIFFUSIONE E HABITAT Le libellule abitano nelle zone umide con acque calme, stagnanti o a corrente lenta. Le forme giovanili dette “neanidi”, vivono nell’acqua. Essendo abili volatrici (possono raggiungere la velocità di 50 km all’ora), riescono ad allontanarsi molto. Passano la maggior parte del tempo alla ricerca di prede; alcune specie cacciano solo in volo, altre restano posate sulla vegetazione e lì aspettano che la preda si avvicini. Gli adulti sono generalmente dei forti volatori, possono usare le zampe per catturare le prede in volo, ma non per la locomozione. RIPRODUZIONE Le uova vengono lasciate cadere direttamente nell’acqua o sugli steli delle piante ricoperte d’acqua. Generalmente l’uovo schiude dopo un mese dalla deposizione e la neanide (la nuova nata) per trasformarsi in adulto può aver bisogno dai tre mesi ai cinque anni. E’ il suo periodo di vita più lungo: l’adulto infatti vive solo pochi mesi. Quando le larve sono mature avviene la metamorfosi: la ninfa si arrampica fuori dall’acqua dove, in pochi giorni, svilupperà tutti i suoi colori. Le neanidi hanno un potente organo boccale detto “maschera” che, in stato di riposo, è ripiegato sotto il capo e il torace; ma non appena una preda si avvicina, la neanide proietta in fuori il potente labbro inferiore, con il quale riesce a catturare anche girini o crostacei.
 

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